venerdì 17 gennaio 2014

05.01.2014 - Mezza di Annone Brianza

Un anno molto intenso, chiuso agonisticamente a ottobre (10 km del GS Montestella), meritava forse i fuochi d'artificio con un nuovo personale, e invece la stanchezza (con un po' di pigrizia) ha prevalso.
Mi sono dilettato solo con tapasciate e una mezza da pacemaker, così avevo bisogno di una mezza, dopo le 8 serie dell'anno scorso, per confrontarmi nuovamente con me stesso.


Così è arrivata, puntuale come una sveglia alle 4.30, la Mezza di Annone: ottima per scacciare i fantasmi interiori e dare nuova linfa all'anno agonistico, è una gara non facile, organizzata in maniera molto discussa da Renzo "Spartaco" Straniero. All'inizio il percorso era composto da due giri nel paese, su e giù a spezzare gambe e fiato (e anche la mia schiena), poi l'anno scorso il tracciato è diventato più lineare, tra Molteno e Annone, con sorpresa finale, stemperata dal meteo primaverile.
Quest'anno l'organizzazione si mette d'impegno e sforna un percorso leggermente diverso, egualmente nervoso: il meteo, viceversa, offre poco appoggio, con temperatura di 5°C e acqua a catinelle.
Dopo il cambio d'abito nel capiente palazzetto (certo, il deposito borse potrebbe essere custodito),  mi riscaldo con altri atleti e non solo: ci sono lo Sciamano (alias Moreno), il Killian della Valsassina (Andrea), l'infaticabile Ombry e pure qualche vicino (ma non troppo) di casa.
Ci dirigiamo alla linea di partenza, scostata di qualche centinaio di metri dall'arrivo (e dallo speaker): i panettoni pesano ancora e l'idea della sorpresa finale mi frenano un attimo. Fortunatamente le chiacchiere con i compagni di sventura alleviano la tensione.

Partenza spostata, giusto per chiudere in 21.097 precisi e non in disavanzo (come l'anno scorso): sparo improvviso che coglie impreparati gli astanti. La pioggia e il freddo ci hanno anestetizzato, siamo un tutt'uno con l'ambiente.
Avvio veloce, ma non troppo, in giro per Annone: su e giù, poi si passa sulla stradina che conduce a Molteno, costeggiando il campo da golf e la Casupola. Mi sento bene e spingo, arrivando bene a all'altro paese: il giro inaugurato l'anno scorso è stato diversificato, ma l'ondulato è rimasto. Ai giri di boa qualche saluto e incitamento di corsa tra colleghi di fatica, mentre la pioggia continua a venire giù, inzuppandoci e appesantendo le nostre scarpe.

Questi primi 10 km sono volati in poco meno di 43'30": i prossimi saranno più pesanti, pensando ai chilometri finali e all'acido lattico che va accumulandosi. Sulla strada di ritorno attacco bene la salita che porta alla strada vicinale tra Molteno e Annone. Il ritmo prosegue, anche se so, basandomi sull'anno scorso, che il passaggio ai 17 km mi darà la cifra del mio stato di forma.
Pur sentendomi fradicio, il rientro in paese è positivo: veniamo diretti verso il lago e c'è tempo per un primo sprint con semidiscesa e controsalitella fattibile. Successivamente si ri-rientra in paese e c'è una discesa a rotta di collo ancora verso il lago. Alla fine di questo toboga mi attenderà la sorpresa finale: due salite gemelle in mezzo al bosco con ulteriore chilometro finale "a culla". Mi tengo disteso un attimo, ben conscio della giusta attitudine mentale da tenere: non bisogna accelerare, nè impiantarsi sulle gambe, seguendo la propria bussola interiore.

Arrivo all'ondulato convinto nei miei mezzi e proprio sulla prima salita nel bosco (non segnata benissimo) devo richiamare un gruppetto che già si stava perdendo nei meandri di Annone. Subito dopo la seconda salita mi spezza il ritmo, ma so che sarà breve e alla fine ci sarà il giusto premio. Procedo convinto, mentre affronto il breve pianoro prima dell'ultimo ristoro (20° km) per inerpicarmi tra le vie di Annone. Ennesimo su e giù poi svolta decisa a sinistra in leggera salita e il traguardo appare là, a soli 300 metri. Innesto il turbo e non vedo l'ora di finire: il crono sulla linea è buono, siamo nell'ordine dell'1h33'30", tempo di tagliare il traguardo, terminare la registrazione sul GPS e dare un occhio... mi fermo quasi di botto, le gambe dolgono per gli ultimi maledetti 4 km, come l'anno scorso. Mi siedo a bere un tè caldo. Anche oggi l'ho sfangata.

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