martedì 21 ottobre 2014

19.10.2014 - XIII Maratonina di Cremona


Cremona, città delle 3 T, città di liutai, calciatori e attori... Cremona, città della maratonina di metà ottobre :)




Se le gambe non vogliono andare, non vanno: dovrei sempre tenerlo a mente, ma ci ha pensato il mio corpo a ricordarmelo già a Monza e a Udine. Se poi penso che 12 mesi fa, in ottime condizioni di forma, limavo il mio personale, togliendo 1 minuto e mezzo al già pesante PB di Monza, sicuramente il morale non raggiunge vette inaspettate.

La settimana è filata via liscia, con il Bocia-giovedì a Verano. Invece sabato anticipo tutto e tutti, arrivando a Cremona (anzi, Ziano Piacentino), dove tra una gita in città e il ritiro del pettorale, trovo un clima non molto autunnale, con temperatura decisamente sopra la media stagionale. Vado a dormire (non prima di essermi dimenticato a casa il fido GPS!) e al risveglio, alle 7.30, tocco la scighera in maniche corte, con 15°C. Al punto di partenza (h. 9.00) i gradi sono 19° e l'umidità palpabile.

Nel solito marasma pre-gara, riesco a incrociare gli amici di Running Forum e dell'AVIS Seregno, ma di un eventuale orologio sostitutivo nessuna traccia, nonostante gli appelli in Rete. Pronti Partenza Via!

Lo spunto iniziale è buono, e la gamba gira intorno ai 4'30"/km, nonostante il solito affollamento iniziale a rallentare pesantemente l'andatura. Nelle gambe sento ancora il giro di giovedì, in cui ho tirato i colleghi Bocia ad un'andatura non proprio rilassante.

Al 5° km, riesco a tirare le somme, carpendo il parziale nell'umidità che pare proprio non mollare. Incrocio un paio di ragazzi della Santi di Nuova Olonio, con cui scambio quattro chiacchiere sul meteo in Val di Giust, poi vengo raggiunto da Jennifer, che deve stare sul medio e quindi mi semina.
Al 10° km sono intorno ai 46' (tempo assoluto, quindi 45" secondi sopra il mio RT), ma subito dopo l'amara sorpresa: J è a lato della strada per un pit stop non previsto; tempo di recuperare e le suggerisco di chiudere i 15, per poi aspettarmi e chiudere insieme la mezza.
Al 12° km J è definitivamente ko: solo dopo saprò che si è fermata ed ha chiuso con un'amica molto più tardi.

Al 15° km mi sento ancora bene: la Lisunada di due settimane fa mi ha confortato, al netto di fatiche successive. Al 16° inquadro un atleta vestito da fatina: decisamente una fatica improba, ma che ha fatto sorridere parecchie persone, nella gara e sul percorso.
Al 18° km sono sull'1h23' , con il cronometrista a controllare l'andamento dei concorrenti: il passo è di 4'36" km, se reggo sino alla fine, posso scendere agevolmente sotto l'1h37'. Mentalmente reggo bene, anche se le gambe mi paiono dure; il ciotolato e il pavè amplificano la fatica e i rumori, tra vigili angeli custodi e auomobilisti impazienti: l'ultimo km lo percorro quasi in trance, salendo leggeremente verso la Piazza del Duomo e tagliando il traguardo con soddisfazione.

Riesco a trovare subito Elisa, mentre il deposito borse è un girone dantesco; solo più tardi vengo a sapere del crono finale di 1h37' netto, che rimane poca cosa rispetto all'anno scorso ma che, in relazione alle ultime due disastrose mezze, pare un buon passo in avanti. Un altro mattoncino verso il 2015.

lunedì 6 ottobre 2014

04.10.2014 - La Lisùnada

Perplessità, tanta. Questa la mia prima reazione dopo essere giunto al traguardo, tagliato con uno spento 44'34". D'altronde, se una settimana fa (reduce da una donazione di sangue) avevo una scusante per aver chiuso in 44'45" la corrugata CorriCesano, qui i dubbi stanno a mille. Forse i 70 km caricati in settimana, con un paio di bigiornalieri, hanno preteso il loro dazio, ma se l'obiettivo è la Mezza di Cremona del 19 p.v., allora tutto questo assume una nuova luce.

Ma andiamo con ordine: iscrizione nel pomeriggio (si corre vicino a casa mia) presso il CIM di Lissone. La gara viene organizzata dagli oratori lissonesi, che sul percorso sono snodi essenziali e, poichè i 10 km si sviluppano su giro unico, ogni anno si registra un buon afflusso di podisti, dilettanti ed agonisti. Unica nota dolente la partenza in comune con quelli della 5km, mentre le famiglie partono successivamente per il minigiro da 2 km, ricongiungendosi solo nell'ultimo tratto vicino al traguardo

Come già detto, quest'anno è il CIM ad ospitare la manifestazione, con l'esperta supervisione del corridore Ale Galbiati: il tracciato segue la falsariga degli altri anni, conservando una discreta velocità di percorrenza. I Bocia presenziano in massa: Raniero, Claudio G, Brambilla+Fumagalli e Ambros, oltre al sottoscritto. Pronti, partenza... via! Primi 500 metri affollatissimi, come da rito, poi dopo oltre un km mi accorgo che il GPS non è partito... argh! Nel frattempo Raniero mi ha staccato, anche se fino al 5° km lo vedo. Passo sicuro i vari incroci, con i volontari (Protezione Civile e Vigili del Fuoco) che presenziano, consentendo il celere transito di autoveicoli tra un gruppo e l'altro.
Il giro è molto veloce e colora prima le vie centrali di Lissone, per poi staccarsi in direzione dell'Ospedale e della Casa di Riposo: le strade (a me conosciute ma riviste in configurazione serale) sono una lieta sorpresa, vista anche la gradevole temperatura che consente una corsa sciolta e il non poco pubblico che ci incita tra locali e capannelli..

Da par mio, il nuovo stile di corsa (più leggera, come ha notato Ambros durante il Bocialab settimanale) mi impone la massima attenzione: mi mantengo ad un buon ritmo senza forzature, tenendo intorno ai 4'15"-4'20". Purtroppo intuisco come il traffico iniziale mi abbia appesantito di almeno un minuto, ma a circa 2.5 km di gara inizio la rimonta: prima supero il sempiterno Angelo Ripamonti, poi guadagno metri sul dinamico duo davanti a me; all'inizio penso siano padre e figlio, ma ben presto mi accorgo che il ragazzino (11 anni) ne ha parecchio in più dell'adulto, tanto che quando li metto in coda definitivamente (km 4.5-5) per un un paio di km sento solo i (pesanti) passi del più giovane. Al 7° km (il rettilineo di Via Canova, al confine con Biassono) faccio in tempo a superare l'ultimo raggiungibile e qui mi meno via un po'. Già, perchè arrivato lì in 31' e spiccioli, avrei potuto e dovuto portarmi a 4'/km per tentare il tutto per tutto e limare un buon minuto al crono finale. Invece ho continuato al ritmo di 4'20"/km, salvo poi accelerare a 4'08" chiudendo gli ultimi 500 metri in 1'57" (media di 3'55"). Non malissimo, tenendo conto poi del ritorno a casa di corsa lenta (2.70 km) e del giro domenicale a 4'50"/km di media (13.74 km).

Indubbiamente la base c'è, anche se i guasti della Mo-Res stentano a scomparire definitivamente. Restate sintonizzati!