mercoledì 18 giugno 2014

Monza - Resegone: Impressioni prima della partenza

Proprio tu, ma non dovevamo vederci più?

Mancano meno di 100 ore alla mia seconda Monza Resegone: le gambe indolenzite chiedono pietà per i tanti km sin qui percorsi, mentre i ricordi riaffiorano quasi come se non fossero mai andati via. L'anno scorso ero in piazza Roma a Monza, cercando una scusa per non sobbarcarmi l'edizione 2014, quando in maniera del tutto inaspettata mi sono trovato a gareggiare con Maurizio e Massimo.

Quest'anno la terna Bocia si è delineata ben presto, anche se VJ ha dovuto dare forfait a causa della temibile ResegUp: una distorsione alla caviglia l'ha traumaticamente costretto alla defezione, lasciando me e Clod alla ricerca di un sostituto, poi fortunatamente trovato.

Man mano che si avvicina l'Arengario con le sue inesorabili lancette, le emozioni crescono di ritmo: ripercorro il tracciato con tutte le mezze maratone (incluso il personale trevigliese di 1.30), sino all'ultimo lungo nella terra furlana, con la dolce compagni di Elisa, passando per tanti, troppi diecimila di pura sofferenza. Nel mezzo tante facce e tanti luoghi, non ultima la cavalcata serale sul San Primo che mi ha regalato inaspettati incontri sulla via del ritorno.

Alla fine gli ultimi ricordi si mettono a fuoco per bene: sabato, di ritorno da un matrimonio, mi sono tuffato nel giro urbano, a cavallo tra Biassono - Vedano - Monza e Lissone; serata piovosa con tanta gente in giro ad aspettare l'esordio mondiale dell'Italia in terra brasiliana. Nel mentre tanta acqua, qualche incontro casuale (Giacomo Fossati in assistenza ad un amico incidentato), ottimi riscontri cronometrici e la vittoria con l'Inghilterra.

Alla fine ho capito di dovermi riposare: persino il corto di ieri (il famigerato Dosso a Dosso) è stato affrontato stancamente. Le gambe vanno messe in freezer sino a sabato sera, a riscaldarle ci penserà la folla...

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