domenica 7 settembre 2014

L'estate dei lumaconi

E' finita, finalmente. Non l'estate canonica, ma quella tipicamente brianzola basata sul calendario autodromico, vero cuore pulsante munsciasco. La stagione inizia  con le Superbike (prima settimana di maggio) e termina  con le Formula 1 (prima/seconda settimana di settembre), che preludono al rientro a scuola. 

Quest'anno l'assenza delle SBK ha interrotto la magia e di bel tempo se n'è visto poco: non è stato un semplice ritardo, quanto un segno funesto del meteo a venire. Dieci soli giorni di caldo (a giugno) sembravano preludere a abbronzature epocali, ma la troppa pioggia ha monopolizzato il cielo per settimane intere, lasciando nel buio più totale intere dinastie di meteorologi. 

In compenso una nuova specie ha preso possesso delle strade e dei sentieri, dalla pianura alle alpi: i lumaconi; non quei soggetti, spesso imbarazzanti, che giocano a fare i playboy, quanto gli originali gasteropodi striscianti per terra: quest'anno ce n'è stata un'abbondanza mai vista, segno di umidità a livelli stellari. A peggiorare la situazione, la loro non commestibilità, in quanto privi di guscio.

Tuttavia, di un agosto piovoso come non mai, rimangono i ricordi delle poche gite in Val di Giust: Elisa ha divorato sentieri e chilometri, riposandosi con i consueti eccezionali panorami; peccato per l'acqua presa, con soli 4 giorni (su 16) di bel tempo.

In compenso, mentre scrivo dalla Sala Stampa dell'Autodromo, mi sovvengono nuovi interrogativi: il simbolo della Paramount richiama più il Cervino o il Monviso? Qual è il fine della tariffa bioraria (per l'energia elettrica)? Montezemolo verrà defenestrato dal prossimo cda della Ferrari? C'è tempo per rispondere...

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