martedì 6 agosto 2013

04.08.2013 - Fraciscio - Angeloga

Poche gare mi attirano come la Fraciscio - Angeloga. Gara non competitiva, aperta a tutti, 700 metri di dislivello distribuiti (male) su quasi 4 km di percorso nella Valle della Rabbiosa, laterale della Valle Spluga. Una volta era una cronoscalata, ma le stringenti regole FIDAL e gli appetiti degli atleti di punta hanno convinto gli organizzatori (il GP Valchiavenna) a mutare la pelle della gara, spingendo sull'aspetto non competitività (per lo meno a parole) della manifestazione.
Per me correre, camminare e correre ancora dalla Chiesa di San Rocco sino al Rifugio Chiavenna simboleggia l'inizio delle vacanze: nella Val di Giust che puntualmente mi accoglie come figliol prodigo e che mi vede ospite per 3 settimane a scarpinare per monti e per valli.
Ma veniamo alla gara vera e propria: percorso duro, ma non durissimo; si parte dietro alla Chiesa nel ridente paesello di Fraciscio (noto per aver dato i natali al San Luigi Guanella) alla quota di 1340 metri s.l.m., si passa per il vecchio sentiero che conduceva a Le Soste (1420 mt) , immettendosi per la carrozzabile che costeggia la Rabbiosa, torrente locale che ha modellato la Valle: quando finisce il terreno corribile, si passa alla camminata veloce su per il sentiero che conduce alla Piana di Angeloga, ove si può ricominciare a correre. Ad onor del vero, qualche atleta corre comunque per tutto il percorso, ma non rientro nel novero, ahimè.
In questa domenica d'inizio agosto, baciata da un fantastico sole, mi sistemo sulla linea di partenza, nelle primissime posizioni. So già che dopo pochi istanti (e nonostante la mia voglia di correre), cederò molte posizioni: il mio allenamento montano è stato pessimo (solo 6 uscite quest'anno, gite comprese) e poche ripetute su per la salita del Saint Georges Premier non possono certo compiere un improbabile miracolo. Tuttavia non posso rischiare l'imbottigliamento come nelle passate edizioni, e sulla linea di partenza, accanto a me non trovo solo amici locali, ma anche altri Bocia con i quali condividerò queste ferie: sfortunatamente, sono decisamente più allenati di me!
Si parte alle ore 10.00: solita fiumana di pazzoidi che si inerpica su per le viuzze di Fraciscio, e per una volta riesco a giungere sano e salvo all'aggancio con la strada per le Soste. Intravedo i primi (tra cui Jason Statham Vavassori) e corro finchè posso, venendo interrotto ben prima del Sasso di Garibaldi, che segna 1/3 circa di gara. Ad occhio e croce dovrei essere nei primi 50, calcolando che i partenti sono ben più di 150. Affronto i tornanti del Calvario in apnea e quasi alla fine, prima della Pizzeta inizio a sentire dolori agli addominali, come già alla 10k di Seveso. Giocoforza rallento, il mio ritmo è stato a lungo sotto soglia e con quest'andatura ridotta affronto la Ganda, ultimo ostacolo prima della Piana. Una volta possibile riprendere la corsa, attacco furiosamente e recupero posizioni su posizioni, attestandomi a ridosso dei primi 40. Con uno sprint degno di miglior scenario recupero gli ultimi due concorrenti e mi classifico 39°, con il tempo di 42'05", che va a migliorare di 10" il mio personale, datato 2011 con ben altro allenamento nelle gambe. Claudio, Davide, Chiara, Lele e Carlo mi precedono, ma non troppo :)
Una degna conclusione per questa gara e che promette bene per la Camineda in programma tra una settimana.

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