giovedì 14 novembre 2013

Pensieri tra Trento e Bolzano

Lo confesso: quando mi chiedono la disponibilità per missioni lavorative, la prima cosa che controllo sul PC non è la disponibilità di alberghi e B&B, ma di piste e sentieri da correre. Prima di accettare Trento (dove mi trovo ora) ho smanettato su runningforum e ho chiesto pareri ad amici corridori.
Poi ho controllato le foto: montagne a portata di mano, pardon di gamba, piste ciclabili in abbondanza, tutto ok.
Mentre svolgo il mio lavoro ripenso ai miei amici della FAK: loro hanno cavalcato la notte prealpina, andando sul Palanzone con le frontali, mentre io corro sul Lungoadige. Mi sovvengono altri pensieri, nei chilometri della ciclabile che conduce a Bolzano, rischiarato dal (poco) chiaro di luna e dalla pila.
Perchè corro? La domanda per me è mal posta. Dal mio punto di vista dovrebbe essere "perchè stare fermi?": come cantava il Liga "ci riposiamo solo dopo morti", e così, dopo tapasciate, corse, mezzemaratone, mi imbarco in altri chilometri, lontano da casa. D'altronde, Paese che vai, strade che corri :)
Non comprendo, veramente, chi mi dice "beato te che hai tempo". Quali cose non faccio giornalmente? Non guardo TV, se non a casa di altri. Non fumo. Bevo poco caffè. Ho ridotto le mie partite di calcio. Preferisco leggere, con una bella tisana fumante a ristorare il corpo e la mente.
Ok, capisco che correre non sia per tutti. Ci vogliono doti tecniche e atletiche. Ci vuole soprattutto una robusta forza mentale per partire, prima, e non mollare, poi.
Non vi peserà, vi solleverà: tutto quello che investite correndo, vi ritornerà nella vita quotidiana. La corsa è un volano. Avete gambe per correre e ali per volare.

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