martedì 8 ottobre 2013

Tipi di corsa: Il sacchettaro

Nota: con questo post parte una sorta di minirubrica in cui censisco i runner. Le tipologie non sono compartimenti stagni, in quanto ogni corridore che si rispetti avrà caratteristiche proprie di più categorie. Semplicistiche? Forse, ma gli stereotipi servono a darci delle indicazioni di massima, un po' il contachilometri: mai esattamente quella velocità, salvo autovelox. Il tutto con intento goliardico e autoironico :)

Grazie a Veronica per l'idea!

Il sacchettaro è per definizione quel runner che punta al sacchetto, inteso come pacco gara. La sua preparazione all'evento parte da Internet (una volta c'erano i volantini e le "voci di corridoio"), in special modo su podismolombardo.it e podisti.net: in santa pace può scegliere distanza, luogo e scrutare poi con calma e cupidigia il contenuto del Pacco Gara.
Spesso la valutazione della gara a cui partecipa dipende dai gadget e dai souvenir che si porterà appresso come un bambino felice: la tanto decantata maglia tecnica (poco importa che sia un modello in poliestere simil-cellophane), gli accessori (polsini in spugna degni di Lendl e McEnroe), cibarie assortite in microdosi.
Il sacchettaro evoluto, passo successivo nella scala dei corridori, raffronta il rapporto qualità/prezzo della gara a cui partecipa, pure con l'ausilio di strumenti tecnologici: si sprecano quindi i fogli in excel con cui tener conto di chilometri, ristori, costi e dell'agognato pacco gara. Una fatica da ingegneri, categoria di cui anch'essi si sentono parte. A torto o a ragione? Indubbiamente sembrano delle massaie... di corsa. Voto: 7, perchè di fondo siamo tutti un po' sacchettari :)

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