mercoledì 9 ottobre 2013

Tipi di corsa: lo sbiellato

La corsa può diventare una filosofia di vita, è pacifico. Purtroppo in alcuni casi può degenerare, arrivare ad essere una patologia, quando invece dovrebbe essere un momento di gioia, di concentrazione, di focalizzazione e, senza bisogno di dirlo, di attività fisica.

Tuttavia, uno scorretto atteggiamento mentale fa precipitare i bonus della corsa, trasformandoli in malus: un mio ex amico si è rovinato per una nota gara a squadre della zona. Tanto per iniziare, ha compromesso il suo fisico con un'alimentazione sballata (barrette energetiche, pizza e carboidrati a manetta); ha poi continuato entrando in un giro mentale negativo, facendo vivere due mesi d'inferno ai suoi collaboratori, per concludere, stremato, a poche centinaia di metri dal traguardo.

Se quanto sopra vi sembra tanto, meglio omettere i rapporti umani andati a ramengo con quanti gli facevano notare i suoi errori durante la preparazione (incluso il sottoscritto). Tanto peggio se gli sventurati osavano suggerirgli i correttivi. Conclusioni? Non ne valeva la pena, vista la rovina sua e dei suoi compagni di gara. Prendersi troppo sul serio non è mai troppo produttivo...

Voto: 4. La corsa dev'essere un piacere, non una tortura.

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